“Ora spetta ai governi dell’Unione decidere i correttivi.
Centeno (Eurogruppo): pieno appoggio all’esecutivo Ue
Bandiere dell’Unione Europea sventolano davanti a Palazzo Berlaymont sede della Commissione europea a Bruxelles
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Pubblicato il 22/11/2018
MARCO BRESOLIN
INVIATO A BRUXELLES
Per la prima volta la Commissione europea scrive nero su bianco che ci sono le condizioni per aprire una procedura contro uno Stato membro a causa del suo debito. Non era mai successo, ma c’è sempre una prima volta. A fare da cavia su questo «terreno inesplorato» sarà l’Italia, che resterà ingabbiata «per un periodo che andrà ben oltre i cinque anni» spiega chi sta studiando il dossier.
Un tunnel fatto di pesanti manovre correttive, dal quale si potrà uscire soltanto nel momento in cui ci sarà la «conformità» con la regola del debito. Ossia quando la quota eccedente il 60% del Pil (nel caso italiano, con un debito pari al 131%, la parte eccedente è il 71% del Pil) sarà tagliata al ritmo stabilito dalle norme europee: un ventesimo ogni anno. Più «leggere» saranno le manovre annuali che il governo riuscirà a negoziare, più lungo sarà il percorso di risanamento.
L’esito del verdetto di ieri era praticamente scontato: visto che il governo gialloverde non ha cambiato la manovra – nonostante i ripetuti avvertimenti – Bruxelles ha agito di conseguenza. Ma più che alle notizie arrivate dal Palazzo Berlaymont all’ora di pranzo, il governo dovrebbe prestare molta attenzione a quelle giunte poche ore dopo dall’Aja.
Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo, ieri è andato a fare visita al collega Wopke Hoekstra. L’olandese è considerato un falco all’interno del club dell’Eurozona e guida la coalizione della Nuova Lega Anseatica che include i Paesi nordici dall’Irlanda ai Baltici, i più rigidi quando si parla di rispetto delle regole sui conti pubblici. Centeno, esponente del governo socialista di Lisbona, è ideologicamente una delle persone più distanti dal blocco nordico. Eppure ieri l’incontro ha sancito – anzi, ha ribadito – la compattezza tra tutti i governi dell’Eurozona. Tutti tranne quello italiano, ovviamente.
Centeno ha assicurato il pieno appoggio alle mosse della Commissione, il che lascia intendere che la proposta di procedura verrà accolta senza alcuna resistenza: «Abbiamo sempre sostenuto la Commissione in questo procedimento (con l’Italia, ndr) e in casi simili nel passato». Anche il Parlamento europeo chiede di giocare un ruolo in questa partita: ieri i capigruppo della commissione Affari Economici hanno deciso di dedicare almeno due sedute al caso-Italia. Il 10 dicembre ci sarà un’audizione con Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis. Ma soprattutto gli eurodeputati hanno invitato per gennaio anche il ministro Tria, che finirà sulla graticola parlamentare.
Dopo la bocciatura della manovra da parte dell’esecutivo Ue, e il conseguente rapporto che ha sancito la violazione della regola da parte dell’Italia, ora la prossima mossa spetta ai governi. Il comitato economico e finanziario è composto dagli alti dirigenti del Tesoro e dai rappresentanti delle Banche nazionali dei 28 Paesi (per l’Italia siedono Alessandro Rivera, direttore del Mef, e Luigi Signorini, vicedirettore di Bankitalia). Una riunione è in programma oggi e un’altra domani, ma il tema Italia non sarà all’ordine del giorno. Se ne parlerà invece nel vertice calendarizzato per lunedì 26, anche se è prevista soltanto una discussione e non l’adozione dell’opinione: la decisione vera e propria sarà presa nei giorni successivi. Poi la palla tornerà nuovamente alla Commissione, che proporrà di aprire un «procedura per disavanzo eccessivo per la violazione della regola del debito».
Valdis Dombrovskis ha detto che la proposta potrebbe arrivare già entro fine anno, ma di certo non in tempo per essere approvata all’Ecofin del 4 dicembre. Il vero D-Day sarà dunque il 22 gennaio (l’Ecofin deve esprimersi «al più tardi» entro il 1 febbraio), quando i ministri adotteranno la raccomandazione che imporrà a Roma un «percorso correttivo» pluriennale con il piano di rientro del debito e target specifici per deficit e spesa. Saranno previste verifiche periodiche, con le missioni degli ispettori Ue a Roma ogni sei mesi o – in casi particolarmente gravi – ogni tre mesi. Il primo accertamento potrebbe dunque scattare già a fine aprile, un mese prima delle elezioni Europee.
Rockin 1000 Love è il grande evento che lo scorso 21 luglio ha entusiasmato lo stadio Artemio Franchi diFirenze. Un concerto rock con oltre mille musicisti che hanno suonato simultaneamente 18 brani simbolo della storia del rock. Un esplosione di pura energia che ha visto come ospite la rock star internazionale Courtney Love. Tutto questo è diventato un incredibile videoclip musicale presentato in anteprima a Cesena nell’ambito di IMAGinAction Festival Internazionale del Videoclip. La città di Firenze e il pubblico toscano hanno abbracciato in maniera unica ed esemplare la fondatrice delle Hole.
La storia di un sogno chiamato Rockin 1000
Il progetto Rockin 1000 nasce ufficialmente nel 2015 a Cesena. Un sogno nato da un’idea: quella di chiamare a raccolta 1000 musicisti e suonare contemporaneamente un brano rock. Il 26 luglio dello stesso anno quell’ incredibile sfida diventa realtà. Nella città romagnola 350 chitarristi, 250 cantanti, 250 batteristi e 150 bassisti suonano in contemporanea il brano Learn To Fly dei Foo Fighters. Il videoclip ufficiale raggiunge milioni di visualizzazioni su Youtube. L’impresa diventa virale e l’eco del grande sogno diventato realtà raggiunge gli States. Il leader dei Foo Fighters Dave Grhol accetta l’invito e si esibisce il 3 Novembre sempre a Cesena. Nel 2016 il Rockin 1000 entra ufficialmente sulla scena internazionale. Il concerto del 24 luglio dello stesso anno entra ufficialmente nel guinness dei primati come la più grande rock del mondo. Allo Stadio Manuzzi di Cesena mille musicisti selezionati rigorosamente dal progetto Rockin suonano 17 brani di artisti come Hendrix, Nirvana, Bowie e Blur. Il live diventa un cd e doppio vinile intitolato “That’s Live the Biggest Rock band in the World pubblicato da Sony Music.
La città di Firenze e Courtney Love protagonisti nel videoclip ufficiale
Il 21 luglio la città di Firenze e lo Stadio Artemio Franchi sono stati i protagonisti di That’s Live with Love. Un concerto evento della rockstar internazionale Courtney Love che insieme alla direzione del maestro Beppe Vessicchio e 15000 musicisti ha infiammato il pubblico fiorentino. Se il primo videoclip ufficiale di Rockin 1000 era un invito ad una rockstar il seguente Rockin with Love è un grande spettacolo fatto insieme ad un rockstar. L’event show ha assunto i contorni di un piccolo film musicale con la speciale presenza di un rockstar del calibro di Courtney Love. Un live impreziosito dalla presenza di una rockstar carica di energia che ha sposato in pieno lo spirito di Rockin 1000. Un progetto che nell’ evento di luglio ha espanso i suoi confini musicali portando quell’idea nata nel 2015 anche nella arte visiva e mediatica.
L’umanità, l’anima anche un po’ dirty di Courtney traspare durante il concerto e si sposa alla perfezione nel concerto di immagine rock. Il videoclip oltre ad evidenziare tutta la passione e la dedizione dell’ensemble di musicisti nei suoi 4 minuti esplode in un carica di puro concentrato fatto di emozioni, sudore, rabbia e coinvolgimento senza pari. Il Festival di Cesena rappresenta solo la prima tappa di questa nuova avventura diRockin1000. Il videoclip già disponibile su tutte le piattaforme streaming mira a confermare il successo dei precedenti 2015 e 2016. Lo spirito di Rockin 1000 si nutre di forza, passione e un pizzico di follia pronto per la prossima nuova sfida.
Dal 2008 è giornalista, autore e redattore radiofonico e musicale. Ha scritto di musica per numerose testante on line e web. Dal 2015 è presente nella programma radiofonico Cotto e Ascoltato come esperto musicale. E’anche co-autore di programmi radio.