Il vicepremier a margine della Festa del vino cooperativo a Milano,
risponde alla possibile riforma dei criteri di utilizzo dei fondi
messa a punto da Merkel e Macron
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ANSA
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Pubblicato il 17/11/2018
Ultima modifica il 17/11/2018 alle ore 11:42
MAURIZIO TROPEANO
MILANO
«Se Francia e Germania pensano di minacciare l’Italia sulla ripartizione dei fondi europei allora dobbiamo dire una cosa: quelli sono soldi degli Italiani perché noi ne diamo più di quelli che riceviamo».
Il vicepremier Luigi Di Maio inaugurando a Milano la festa del vino cooperativo, risponde così alla possibile riforma dei criteri di utilizzo dei fondi europei messa a punto da Angela Merkel e Emmanuel Macron che potrebbe penalizzare l’Italia perché vincolata al rispetto delle regole comunitarie in materia di bilancio.
Secondo Di Maio «per riformare il sistema dei fondi europei si deve essere in tanti e non solo due paesi». È comunque se si vuole penalizzare chi «non ha rispettato l’austerity, e io posso anche essere d’accordo, allora andiamo a vedere chi negli ultimi dieci anni ha rispettato le regole europee. Prendiamo una finestra degli ultimi dieci anni e poi andiamo a vedere chi ha superato il rapporto deficit Pil».
Detto questo, però, resta un problema: «Sui fondi europei dobbiamo fare di più perché ci sono regioni che rischiano di perdere centinaia di milioni perché sono in ritardo con la rendicontazione. Non è mai sano quando bisogna spendere i soldi nell’ultimo mese ma cerchiamo di farlo perché si tratta di fondi nostri».
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