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EVENTIFESTE E SAGRE

Città di Asiago, una vacanza per tutti i gusti. Eventi fino a Ferragosto

DiMatteo Venturini

Pubblicato il 27 Luglio 2019

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E dopo le sue frazioni arriva Roana, con tutte le iniziative per l’estate

Gli eventi estivi ad Asiago dopo Ferragosto e settembre

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Asiago non ha bisogno di molte presentazioni, oltre ad essere famosa per aver dato il nome al famoso formaggio è meta indiscussa del turismo.

Asiago e i sui eventi estivi

Asiago è certamente il luogo più adatto dove passare le vacanze senza mai rischiare di stancarsi. Il comune ed altre organizzazioni, infatti, garantiscono un ricchissimo programma di eventi e sagre in tutti i giorni della permanenza del villeggiante. Chi ha il piacere di visitare l’Altopiano dei Sette Comuni non mancherà certamente a pianificare una visita al “capoluogo” della vasta area montana.
In questo articolo potrete scegliere gli eventi che più vi interessano. In un precedente articolo abbiamo già affrontato il tema degli Aperitivi con l’Autore, che per comodità sono consultabili al link e non saranno riportati in lista.

Tutti gli eventi fino a Ferragosto

1 agosto
dalle 15.00 alle 18.00 – Alla ricerca del sentiero, escursione naturalistica. Museo Naturalistico
ore 17.30 – Incontro con il Ministro Erika Stefani

2 agosto
ore 9.00 – Escursione ai Castelloni di San Marco. Via Monte Valbella
dalle 15.30 alle 17.30 – Escursione per famiglie. Museo Naturalistico
ore 20.30 – Serata Fiamme Oro Camp. Aula Magna sc. Elementari
ore 21.30 – Violino Mistico. Teatro Millepini

3 agosto
ore 17.30 – Agri&Musica in Contrada. Campo Giochi contrada Rigoni di sotto
dalle 19.00 alle 21.30 – Melodie in Malga. Museo Naturalistico
ore 21.00 – Conquilino cercasi, spettacolo teatrale. Teatro Millepini

4 agosto
tutto il giorno – esposizione di opere del gruppo Arte Insieme. Giardini
tutto il giorno – Artis, mercatino artigianato artistico. Via Lobbia
tutto il giorno – Esposizione fotografica. Piazza Carli
dalle 15.00 alle 18.00 – Antichi pestieri. Museo Naturalistico
ore 21.00 – Asiago è… Musica. Piazza San Rocco

5 agosto
ore 9.00 – Una mattina al museo. Museo dell’Acqua
ore 21.00 – Concerto. Chiesa di San Rocco

6 agosto
dalle 9.30 alle 12.30 – Escursione con il naturalista. Museo Naturalistico
dalle 20.30 alle 22.30 – Il Ciclone “Vaia” e i nostri boschi. Museo Naturalistico
ore 21.30 – Asiago Festival 53a edizione. Duomo San Matteo

7 agosto
ore 9.00 – Escursione al Monte Fior. Via Monte Valbella
dalle 15.00 alle 17.30 – Antichi mestieri. Museo Naturalistico
ore 21.00 – 7^ edizione I colloqui dell’Altopiano. Teatro Millepini
ore 21.00 – Asiago è… Musica. Palco Centrale

8 agosto
dalle 15.00 alle 18.00 – Alla ricerca del Sentiero! Museo Naturalistico
ore 21.00 – Asiago Festival 53a edizione. Teatro Millepini

9 agosto
dalle 15.00 alle 18.00 – Escursione per famiglie. Museo Naturalistico
ore 21.00 – Asiago Live concerto di Alvaro Soler

10 agosto
ore 9.00 – Green walking Emotion, passeggiata emozionale nella natura. Via Stazione
dalle 9.30 alle 12.30 – Andar per erbe, escursione e laboratorio. Museo Naturalistico
ore 14.00 – Io sono ambiente – Plastic Free. Piazza San Rocco
ore 17.30 – Agri&Musica in Contrada. Anfiteatro Contrada Pennar
ore 21.00 – Asiago Live 90 time. Piazza Duomo
ore 21.00 – 7^ edizione I colloqui dell’Altopiano. Teatro Millepini

11 agosto
ore 8.30 – Escursione guidata a Campo Mandriolo. Parcheggio Stadio ghiaccio
tutto il giorno – Opi Slegar Maarket. Giardini di Piazza Carli
tutto il giorno – Io sono ambiente – plastic free. Piazza San Rocco
tutto il giorno – Esposizione del Club Fotografico. Forte Interrotto
dalle 15.30 alle 17.30 – Antichi mestieri. Museo Naturalistico
ore 17.30 – Scalata della Torre Campanaria. Piazza il Risorgimento
ore 21.00 – Asiago Live Omaggio a Ennio Morricone. Piazza Duomo
ore 21.00 – Asiago Festival 53a edizione. Ottetto d’archi. Teatro Millepini

12 agosto
ore 9.00 – Visita all’orto. Via Busa 106
dalle 15.00 alle 18.00 – Antichi mestieri. Museo Naturalistico
ore 21.00 – Asiago Live Coverband Coldplay. Piazza Duomo

13 agosto
ore 9.00 – Escursione a monte Ortigara. Via Monte Valbella
ore 17.30 – Conferenza “Arte del passato contro arte del presente: qual è la migliore?”. Sala Consiliare
dalle 20.30 alle 22.00 – Insetti in casa, breve storia di una conquista che viene da lontano. Museo Naturalistico
ore 21.00 – Asiago Live tribute Vasco Rossi. Piazza Duomo
ore 21.00 – Asiago Festival 53a edizione. Il quartetto di violoncelli. Chiesa San Rocco
ore 21.00 – 7^ edizione I colloqui dell’Altopiano. Teatro Millepini

14 agosto
tutto il giorno – Esposizione artistica. Piazza San Rocco
dalle 15.30 alle 17.30 – Antichi mestieri. Museo Naturalistico
dalle 20.30 alle 22.30 – Emozioni al buio… Chi ci osserva di notte, escursione notturna. Museo Naturalistico
ore 21.00 – Asiago Live concerto Cernoband. Piazza Duomo
ore 21.00 – Asiago Festival 53a edizione. L’ottetto di violoncelli. Teatro Millepini

15 agosto
ore 21.00 – Asiago Festival 53a edizione. Duomo San Matteo
ore 21.15 – Ghiaccio Spettacolo, spettacolo di pattinaggio artistico. Stadio del Ghiaccio

Per gli eventi dopo Ferragosto, consultare il seguente Articolo.

Autore: Matteo Venturini

Giornalista iscritto all’Albo della Regione Veneto e scrittore, è anche Direttore Responsabile del quotidiano nazionale www.laltrapagina.it e storico collaboratore del mensile Il Piave.
Titolare di della web agency Emmevi Comunicazione (www.mvcom.it) fornisce consulenza a imprenditori in ambito comunicazione aziendale, social media e marketing.
Grande appassionato di sport fonda nel 2003 la polisportiva A.S.D. Patavium 2003 del quale ne è attualmente Presidente Onorario.
Appassionato di cultura, sport e tradizioni è il Responsabile di itVicenza.

Asiago (Vicenza) - Borghi d'Italia (Tv2000)

Aquileia (Udine) - Borghi d'Italia (Tv2000)

O que acontece SE VOCÊ pedir QUEIJO para um Prato de peixe no RESTAURANT...

VOCÊ sabe quais os SOBRENOMES mais COMUNS DA ITÁLIA? QUERO SABER O SEU! ...

E O PASSAPORTE BRASILEIRO após o reconhecimento da CIDADANIA ITALIANA? |...

La Fiat compie gli anni. È un marchio che ha fatto la storia!

• Autore: Simona Aiuti
• Pubblicato: 11/07/2019
•  3

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La FIAT nasce l’11 luglio del 1889, scrivendo una pietra miliare nella storia dell’automobilismo italiano.

E’ indiscutibile che gli italiani hanno una grande vocazione per i motori e la FIAT ha modellato, almeno in buona parte, questa grande passione roboante!

La Fiat

La FIAT è parte strutturale ancor di più del tessuto sociale piemontese, non solo per il lavoro e il benessere, ma anche per l’indotto. Il varo e le fatidiche firme della fondazione della casa automobilistica più importante d’Italia è avvenuto a Palazzo Bricherasio. Il primo nome della società era Società AnonimaFabbrica Italiana Automobili Torino, ma la Fiat di anonimo ha avuto sempre poco.

In principio le fabbriche erano in Corso Dante e davano lavoro a 150 operai e impiegati in tutto. Si trattava di un piccolo nucleo, destinato ad aumentare in modo esponenziale, facendo arrivare dal sud Italia,migliaia di emigranti in cerca di lavoro e benessere.

Oggi a Torino e dintorni, ci sono i figli e i nipoti di quei lavoratori, che sono diventati professionisti, avvocati, medici; una gran soddisfazione per i genitori che tanto hanno lavorato in quelle fabbriche, specie alla famosa“catena di montaggio”.

Il senatore Giovanni Agnelli

L’idea della Fiat, anche se ancora embrionale, venne ad alcuni aristocratici, come Emanuele Cacherano di Bricherasio e Cesare Goria Gatti; già rodati dal successo precedente, per via della realizzazione dell’automobile Welleyes. Tuttavia per un’impresa simile, avevano bisogno dell’avallo finanziario del Banco di Sconto e Sete.

Il destino volle che la defezione improvvisa di Michele Lanza, spalancasse le porte al possidente Giovanni Agnelli, un patriarca destinato a far parlare si sé. I primi anni della casa automobilistica furono un po’ turbolenti, ma poi Agnelli, determinato, prese in mano l’azienda, traghettandola verso anni di successi inimmaginabili all’inizio. Colui che sarebbe diventato senatore durante il fascismo, sarebbe anche rimasto a capo della Fiat fino alla fine del secondo conflitto mondiale. La morte improvvisa per un incidente con idrovolante dell’unico figlio e il trovarsi con una nuora e un gran numero di nipoti, cambiò prospettiva. Il patriarca era severissimo, un uomo inossidabile.

Fiat Topolino

Dalla prima vettura costruita dalla FIAT, modello “3½ HP”, prodotta in 8 esemplari, ne era stata fatta di strada! La costruzione del famoso stabilimento produttivo del Lingotto a Torino, iniziò già nel 1916 ed entrò in funzione nel 1923. Il mercato automobilistico del primo ‘900 era pioneristico, e riservato a pochi.

Ma durante il fascismo, il duce, chiese ad Agnelli un’auto accessibile, piccola, e in grado di muoversi in vie strette, tipiche dei paesini italiani. Nacque la Fiat Topolino, che avrebbe fatto epoca. Importanti furono le corse di quell’epoca. I successi sportivi per la Fiat arrivarono nella gara Sassi-Superga con il modello 24HP guidato da Vincenzo Lancia.

La rapida espansione del mercato automobilistico consentì alla Fiat di crescere velocemente, riuscendo nel 1908 ad aprire, anche una filiale nel mercato statunitense, molto difficile per gli europei. La Fiat non era solo “utilitarie, ma anche nautica, e camion per trasporto merci.

Nasce la  Fiat 500

La famiglia Agnelli lega indissolubilmente il suo nome alla Fiat, ma dopo la seconda guerra mondiale, il senatore patriarca passa il testimone a Valletta; poiché nessuno dei suoi nipoti è ancora in grado di tenere il timone.

Nemmeno il suo primo nipote suo omonimo, che avrebbe tardato ancora molto a prendere le redini della Fiat.Valletta, era uomo di qualità eccellenti, e si occupò di fare da “reggente” in modo impeccabile; facendo rialzare l’azienda dalle gravi condizioni per via del secondo conflitto bellico, e curando il “delfino”, quel Giovanni Agnelli junior che avrebbe preso il suo posto. La Fiat sfornò due piccole auto, economiche e maneggevoli, ovvero, la 500 e la 600. Queste auto hanno in qualche modo ricostruito l’entusiasmo degli italiani durante gli anni cinquanta e sessanta, firmando letteralmente il boom economico. Auguri alla Fiat, e che dia ancora tanto lavoro agli italiani e magari auto ecologiche!

Autore: Simona Aiuti

Mi chiamo Simona Aiuti, sono giornalista, web editor e autrice di romanzi. La scrittura è parte di me; amo la letteratura, esplorare i mutamenti del costume, la storia, lo sport, e l’arte. Mi piace visitare i musei, le mostre. Sono affascinata dall’inconoscibile e curiosa del mondo.

fonte italia.it

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NÃO EXISTE LIMITES, me ajude a ANUNCIAR essa BOA NOVA | MINHA SAGA #13

A VERDADE SOBRE A PARTE MAIS DIFÍCIL DO PROCESSO | DOMANDE E RISPOSTE #13

VEJA AQUI ZECA DIRCEU-Até os procuradores reclamavam da postura e soberba do ex-juiz Sérgio Moro,

Zeca Dirceu‏Conta verificada 

Prévia do @ggreenwald. Até os procuradores reclamavam da postura e soberba do ex-juiz Sérgio Moro, que era apenas tolerado, mas conhecido pelas ilegalidades. Daqui a pouco tem mais.

Acordo com UE traz otimismo com perspectiva de tarifas mais baixas e preços competitivos

Quando assumiu o ministério da economia, Paulo Guedesfoi taxativo em afirmar que o Mercosul não seria prioridade do novo Governo. Por ironia, é o acordo entre o bloco dos países do Sul e a União Europeia que acaba de se tornar a primeira grande vitória durante o Governo Bolsonaro. A expectativa de ganhos de até 125 bilhões de reais para a economia brasileira em 15 anos calou, ao menos neste primeiro momento, as críticas à performance econômica do Governo federal. “É o fim do isolamento do Mercosul e do Brasil”, comemora o ex-embaixador Rubens Barbosa, diretor-presidente do Instituto de Relações Internacionais e Comércio Exterior (IRICE). Para ele, o acordo que levou 20 anos para ser concretizado é um marco na história de ambos os blocos e tem um valor simbólico muito importante do ponto de vista político. “Nos últimos 10 anos, assinamos acordos com Israel, Argentina e Egito. A União Europeia só assinou um acordo, com Japão”, diz.

Oliver Stuenkel, professor de relações internacionais da FGV e colunista do EL PAÍS Brasil, concorda que, ainda que nem todos os detalhes do acordo tenham sido revelados, o pacto selado pelos dois blocos possui um grande valor simbólico e dá um novo rumo ao Mercosul. O bloco, que viveu tempos de glória com os governos de esquerda na última década, vinha sendo esvaziado. Em abril, os países que compõe o bloco suspenderam a eleição direta de seus deputados no Parlasul —nos moldes do que ocorre na UE. Os presidentes de Brasil, Argentina, Uruguai e Paraguai acordaram que não valia a pena investir em novos instrumentos de representação e que os recursos deveriam ser destinados a investimentos sociais. O bloco ia perdendo o sentido. "Desde a sua criação, o bloco sul-americano fechou poucos acordos relevantes. Sem esse pacto com a UE, o Mercosul tinha muito pouco para mostrar", afirma Stuenkel.

“Esse acordo pode representar o passaporte para o Brasil entrar na liga das grandes economias do comércio internacional", diz em nota o presidente daConfederação Nacional das Indústrias (CNI), Robson Braga de Andrade. De acordo com ele, o acordo "cria novas oportunidades de exportação devido à redução de tarifas europeias, ao mesmo tempo que abre o mercado brasileiro para produtos e serviços europeus, o que exigirá do Brasil aprofundamento das reformas domésticas".

Mesmo sem muita vontade política, e com o ceticismo inicial do Governo brasileiro, fatores externos fizeram com que a UE entendesse que este era o momento de tirar o acordo do papel. A guerra comercial entre China e Estados Unidos, somada às incertezas de um Brexit duro e à estagnação comercial de alguns mercados europeus, fizeram com que a UE sentisse que era preciso consolidar parcerias. "Para a Europa é um sinal interessante de repúdio à política protecionista de Donald Trump", diz Stuenkel.

O professor destaca ainda que o timing da assinatura deve favorecer o presidente argentino Maurício Macri, que deve usar o acordo histórico em sua campanha à reeleição. "Se não fossem as políticas do Governo brasileiro, essa aproximação comercial poderia migrar para a política também. Mas há muitas divergências ideológicas com o Brasil".

Quem ganha e quem perde?

Analistas ouvidos pelo EL PAÍS concordam que, à primeira vista, o acordo é uma conquista importante, afinal, hoje, apenas 24% das exportações brasileirasentram livres de tributos no bloco europeu. Já com o acordo, mais de 90% das exportações do país terão suas tarifas de importação da UE zeradas, em um período de até dez anos. Os 10% restantes entrarão em um regime preferencial, com cotas e reduções parciais de tarifas. Essas cotas funcionam como uma medida protetiva para setores estratégicos dos blocos, nos quais são determinados volumes máximos que podem ser exportados dentro de determinadas tarifas.

O acordo determina, por exemplo, que produtos agrícolas como suco de laranja, frutas (melões, melancias, laranjas, limões, entre outras), café solúvel, peixes, crustáceos e óleos vegetais terão as tarifas eliminadas. Mas os exportadores brasileiros entrarão em um regime de cotas na venda de carnes bovina, suína e de aves, açúcar, etanol, arroz, ovos e mel. Mas não se sabe ainda detalhes dessas cotas.

Na produção industrial, por outro lado, o acordo prevê eliminação de tarifa de 100% dos produtos. A CNI explica que reduz, por exemplo, de 17% para zero as tarifas de importação de produtos brasileiros como calçados e aumenta a competitividade de bens industriais em setores como têxtil, químicos, autopeças, madeireiro e aeronáutico. De acordo com estudo da entidade, dos 1.101 produtos que o Brasil tem condições de exportar para a UE, 68% enfrentam tarifas de importação ou cotas.

Mas nem todos estão confortáveis em comemorar. Patrícia Gomes, diretora executiva de mercado externo da Associação Brasileira de Indústria de Máquinas e Equipamentos (Abimaq), afirma que a entidade não foi convidada para participar da reunião que trataria da última rodada do acordo, como teria acontecido com representantes do setor agrícola. “Ainda não tenha muita informação, sempre foi uma negociação difícil para máquinas e equipamentos porque temos um déficit grande com a UE. Queremos saber quais as oportunidades e os riscos, que podem ser minimizados se houver uma agenda de competitividade para o setor”, afirma.

Stuenkel discorda dos críticos que alegam que o novo acordo pode dificultar a industrialização brasileira. Ele acredita que como os brasileiros conseguirão importar insumos mais baratos, tornando assim mais competitivos os produtos brasileiros. "Obviamente, é necessário cautela, mas em princípio, as novas regras vão trazer dinamismo e novas possibilidades para a economia brasileira. Para a inovação também será positivo. Hoje a falta de inovação no país esbarra na dificuldade de conseguir produtos que venham de fora em uma economia bastante protegida".

O acordo ainda terá que ser aprovado pelo Congresso Nacional no Brasil, nos outros países do Mercosul (Argentina, Paraguai e Uruguai) e em votação no Parlamento Europeu.

EL PAÍS